Nel panorama delle soluzioni per l’energia rinnovabile, districarsi tra le opzioni disponibili è fondamentale per fare una scelta intelligente che permetta di ridurre costi energetici e allo stesso tempo sfruttare l’energia solare. Questa guida intende fornire delle chiare distinzioni tra pannelli solari termici e fotovoltaici, due tecnologie che, pur operando nello stesso ambito solare, hanno caratteristiche e applicazioni ben diverse. Scopriamo insieme come queste soluzioni possano diventare alleati preziosi nel percorso verso l’autosufficienza energetica e la sostenibilità.
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Solar Roof: scopri le Tegole Fotovoltaiche Tesla
Il futuro dell’energia solare è oggi una realtà tangibile grazie all’impianto fotovoltaico innovativo creato da Tesla. Il tetto solare, con le sue tegole fotovoltaiche Tesla, non è solo un simbolo di innovazione energia pulita, ma anche un esempio di design che eleva lo stile abitativo contemporaneo. Le soluzioni Tesla sfruttano la forza del sole per un’efficienza energetica unica, ridefinendo l’approccio alla sostenibilità urbana e domestica.
[Leggi di più…] infoSolar Roof: scopri le Tegole Fotovoltaiche TeslaRisparmio Energetico Casa: Consigli e Metodi per Risparmiare Energia
In un’epoca dove la consapevolezza ecologica si fa sempre più pressante, il risparmio energetico casa rappresenta un importante obiettivo per le famiglie italiane. Questa necessità non riguarda solo il benessere ambientale, ma incide direttamente anche sulle spese domestiche. Pratiche di efficienza energetica possono trasformare gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo in spazi economicamente più sostenibili, con un occhio di riguardo verso il nostro pianeta.
[Leggi di più…] infoRisparmio Energetico Casa: Consigli e Metodi per Risparmiare EnergiaBonus Edilizi e Risparmio Energetico 2024 in Italia
Nel 2024, il panorama degli incentivi edilizi in Italia si presenta ricco di opportunità per chi punta al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Con la crescente attenzione verso le detrazioni fiscali, gli incentivi al settore dell’edilizia analizzano le nuove frontiere dell’efficienza energetica. Tra queste, spicca il Bonus Ristrutturazione, un’agevolazione fiscale che spinge verso un’edilizia più consapevole e rispettosa dell’ambiente.
[Leggi di più…] infoBonus Edilizi e Risparmio Energetico 2024 in ItaliaCaldaia a Condensazione per il Risparmio Energetico
Cambiare caldaia vuol dire spendere una somma considerevole e condizionare il proprio consumo di gas per il riscaldamento e l’acqua calda in futuro. È una scelta economicamente importante, e farsi installare in casa una caldaia davvero efficiente sotto il profilo energetico può fare la differenza nelle nostre finanze domestiche.
Nella guida che segue individueremo i principali criteri di cui tenere conto per portarci a casa una caldaia efficiente energeticamente, tutti gli elementi per fare la scelta giusta e avere caldo in casa senza spendere una fortuna, anzi, risparmiando in modo considerevole rispetto a quanto abbiamo speso fino ad oggi.
Le caldaie classiche sono oggi illegali
Dal 2015 su tutto il territorio del nostro paese devono essere installate caldaie a condensazione, una nuova tipologia di caldaie (di cui parleremo tra poco in modo più dettagliato), che offre miglioramenti sotto il profilo dei consumi molto, molto importanti. Nel migliore dei casi si possono raggiungere risparmi fino al 25% in bolletta, il che vuol dire recuperare comunque il costo dell’investimento, decisamente considerevole, in un arco temporale relativamente breve.
Le caldaie a gas, si legge sul portale specializzato caldaietop.com, possono essere oggi installate soltanto nel caso in cui la conformazione dell’immobile renda impossibile installare le particolari cappe e fughe che la caldaia a condensazione richiede. Ad ogni modo, nel caso in cui ne dovessimo avere la possibilità, la caldaia a condensazione deve essere sempre preferita, proprio perché in grado di offrire un risparmio energetico molto importante.
- Scegliere una caldaia dalla portata adeguata, ma non eccessiva
Perché dotarsi di una caldaia che ha una portata superiore a quanto è effettivamente necessario per riscaldare la nostra abitazione? Ogni kw aggiuntivo di cui non abbiamo bisogno vuol dire spendere denaro a vuoto, bruciarlo letteralmente in gas quando potremmo invece tenerlo nel nostro portafogli e spenderlo per qualcosa di cui abbiamo davvero bisogno.
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Illuminazione a led: la tecnologia amica del risparmio energetico
Partiamo subito da un dato: scegliere il led come tipologia di illuminazione rispetto a quelle tradizionali come incandescenza, neon e fluorescenza permette un risparmio di circa il 50% sui consumi di energia elettrica. Vediamone più nel dettaglio funzionamento, durata e prestazioni.
Quali sono i 3 principali vantaggi del led?
- risparmio energetico
- lunga durata
- sostenibilità
Senza contare che questa moderna tecnologia consente inoltre grande creatività nella realizzazione dell’illuminazione dei vari ambienti.
Facendo un confronto con le tecnologie di illuminazione tradizionali, una lampada fluorescente da 40 Watt potrebbe essere sostituita da una lampadina led da 17 Watt, riuscendo a mantenere la stessa luminosità, ma avendo un risparmio superiore al 50% rispetto alla lampada fluorescente.
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Evitare carichi superflui in auto
Evitare di portare grossi carichi inutili dentro l’auto, è una scelta assolutamente vantaggiosa: un peso di anche soli 20 kg causa un consumo aggiuntivo di carburante dello 0,5% pari a 10 euro all’anno.
Evitare di portare carichi pesanti e non necessari dentro l’auto, oltre che per la schiena, è una scelta vantaggiosa per l’ambiente e per il portafoglio: più l’auto è pesante, più consuma. Quindi, verifica che il tuo bagagliaio non contenga carichi superflui che appesantiscono la macchina, come le catene da neve durante i periodi estivi.
Come si calcola il consumo aggiuntivo?
Calcolare l’extra-consumo è relativamente semplice: l’1% di extra-peso, ad esempio un peso addizionale di 15 kg su un’auto di classe media che pesa circa 1.500 kg, causa un sovraconsumo di carburante dello 0,35%.
Altre iniziative
In generale, è utile riflettere sul fatto che, quando usi l’auto, per spostare te stesso (50-100 kg) sposti un oggetto (l’auto stessa) che pesa almeno 1.500 kg! Quando puoi, condividi la macchina con altri passeggeri o, meglio, vai a piedi o in bicicletta. Il 30% dei tragitti percorsi in auto in Europa copre distanze inferiori ai 3 km.
* I risparmi indicati sono calcolati con riferimento a una famiglia italiana “tipo” di quattro persone.
Non utilizzare accessori che penalizzino l’aerodinamica dell’auto
In autostrada, evitando l’uso di portapacchi e simili quando non necessari, puoi ridurre il consumo di carburante di circa il 10% in ogni viaggio e risparmiare in un anno oltre 10 euro.*
L’aerodinamica influenza in modo significativo non solo il comportamento di un veicolo su strada, ma anche il consumo di carburante. Più alta è la resistenza del veicolo all’aria, più alti saranno i consumi di carburante.
Tutti i modelli di veicoli sono sottoposti a test nelle gallerie del vento per ottimizzarne le proprietà aerodinamiche. La presenza di oggetti sul tetto e antenne peggiorano le proprietà aerodinamiche del veicolo in virtù della loro resistenza all’aria: l’entità dell’effetto dipende dalla sezione dell’oggetto che si oppone al moto. Portapacchi e portasci vanno dunque smontati quando non utilizzati. Se occorre disporre bagagli sul tetto conviene porre i più bassi avanti nel senso di marcia, meglio se in appositi contenitori aerodinamici. L’utilizzo di appendici che penalizzano l’aerodinamica comporta un extra-consumo di carburante tra il 10% e il del 20%, che è maggiore soprattutto ad alte velocità. Ad esempio, considerando in autostrada una velocità media di 120 km/h l’extra-consumo può raggiungere quasi il 40% per l’utilizzo di carichi ingombranti sul tetto.
Evitando di utilizzare portapacchi e simili in autostrada quando non sono essenziali può quindi tradursi in risparmi consistenti.
Altre iniziative
Anche i finestrini aperti peggiorano l’aerodinamica, causando correnti addizionali che fanno aumentare la resistenza all’avanzamento complessiva del veicolo. È pertanto buona regola tenere chiusi i finestrini, soprattutto quando si raggiunge una velocità superiore agli 80 km/h. In termini di consumi energetici, infatti, alle alte velocità conviene utilizzare l’aria condizionata per il raffrescamento.
* I risparmi indicati sono calcolati con riferimento a una famiglia italiana “tipo” di quattro persone.
Scegliere lubrificanti “Fuel Economy”
Quando cambi l’olio, chiedi i lubrificanti “fuel economy” che consentono al tuo motore di consumare meno. Costano un po” di più, ma durano il doppio e in città ti permettono di risparmiare fino al 4% di carburante, oltre 50 euro all’anno.
Il compito principale che l’olio deve svolgere è quello di lubrificare gli organi meccanici in movimento relativo, in modo da ridurre al minimo gli attriti all’interno del motore e dunque contenere in maniera significativa anche i consumi di carburante.
I lubrificanti fuel economy sono studiati appositamente per ridurre gli attriti meccanici grazie alla presenza di additivi speciali appositamente studiati. Presentano ottime proprietà di scorrevolezza sia a freddo, facilitando l’avviamento del motore nei mesi invernali, sia a caldo, grazie alla bassa volatilità dei loro componenti che permette di contenere i consumi di olio.
Mostrano ottime caratteristiche antiusura, che garantiscono una lunga durata degli organi in moto e riducono la necessità di manutenzione, e caratteristiche di stabilità fisico-chimica per la presenza di speciali basi sintetiche, che si oppongono alle alterazioni termo-ossidative dovute alle elevate temperature e alla presenza di aria nel motore.
Il risparmio di carburante prescritto dalle specifiche ACEA (European Automobile Manufacturers Association, associazione di 13 case costrittrici automobilistiche europee) affinchè un lubrificante sia considerato fuel economy è in media del 2,5%, ma in ciclo urbano arriva fino al 4%. Il maggior costo (in media +5 /litro, ovvero circa 20 in pi su ogni cambio d’olio, che con un lubrificante tradizionale costa circa 50 ) è completamente ripagato dalla durata doppia dei lubrificanti fuel economy rispetto a quelli tradizionali.
Quando cambi l’olio, dunque, chiedi i lubrificanti “fuel economy”: ti conviene!
Ogni quanto va sostituito l’olio?
Per saperlo puoi consultare il manuale “uso e manutenzione” della tua auto. In genere per le auto moderne un lubrificante tradizionale va cambiato ogni 10.000-15.000 km, ovvero in media una volta all’anno (soprattutto per le auto diesel), mentre i lubrificanti “fuel economy” vanno cambiati una volta ogni 2 anni.
Ogni quanto va sostituito il filtro?
Anche per questo puoi consultare il manuale della tua auto. Comunque, in genere, il filtro dell’olio va cambiato almeno ad ogni cambio d’olio, oppure prima se si cambia il tipo di lubrificante.
Altre iniziative
Quando fai cambiare l’olio, approfittane per far fare una revisione completa alla tua auto (ad esempio l’eventuale cambio del filtro dell’aria e del carburante). Una corretta manutenzione non è perdita di tempo nè un’inutile spesa, bensì un guadagno!
Scegliere pneumatici “fuel saver”
Quando sostituisci le gomme, chiedi pneumatici “fuel saver” appositamente studiati per minimizzare la loro resistenza al rotolamento, ovvero il loro attrito con l’asfalto. Costano come quelli convenzionali, sono altrettanto sicuri, ma ti permettono di ridurre i consumi di carburante fino al 3% in città e fino al 5% nei tragitti extraurbani, con un risparmio di 80 euro all’anno.*
Tale propriet è garantita dalla specifica struttura e dai materiali del battistrada, studiati per garantire una bassa resistenza al rotolamento (rolling resistence).
La resistenza al rotolamento, infatti, genera una forza resistente che si oppone al moto e che deve essere vinta dal motore, con conseguente dispendio di energia (4-7% del consumo totale di energia di un autoveicolo).
È testato per le autovetture che un aumento del 10% del valore di rolling resistence comporta una riduzione dell’1-2% del consumo di carburante.
Il basso valore di rolling resistance dei pneumatici fuel saver, di oltre il 30% inferiore rispetto ai pneumatici tradizionali, è subordinato al mantenimento di un adeguato livello di pressione.
Cosa fare?
Quando sostituisci le gomme chiedi al tuo gommista pneumatici “fuel saver”. Generalmente i pneumatici fuel saver hanno lo stesso prezzo di quelli convenzionali e sono altrettanto affidabili in termini di aderenza e tenuta di strada.
Altre iniziative:
Ricordati di controllare regolarmente la pressione dei tuoi pneumatici, almeno una volta al mese. Così facendo potrai risparmiare in media il 3% del carburante.